Siamo lieti di annunciare l’opening della mostra Tracce, dell’artista Elisabetta Di Sopra, sabato 10 febbraio, alle ore 18:00, nella Project Room Ronchini del CAOS - Centro Arti Opificio Siri.
Artista attiva e nota a livello nazionale e internazionale, Elisabetta Di Sopra
impiega il mezzo video per fronteggiare tematiche connesse alla condizione femminile e al ruolo della donna nella società contemporanea.
Tracce si snoda tra opere video, installazioni e grafica e affronta temi legati alla sfera affettiva, alle relazioni familiari e alle pratiche della cura.
Il titolo della mostra allude alla precarietà della nostra condizione esistenziale; le “tracce” qui esposte sono quindi segni, visibili o invisibili, come nell’opera Dust Grains (2014), in cui i ricordi d’infanzia restano impressi nella memoria emotiva, pronti a riaffiorare inumidendo gli occhi.
Le tracce sono ancora quelle che si fanno sempre più visibili nel gesto violento, ma liberatorio, di Atto di dolore (2022).
Sono tangibili nella documentazione della performance Legami di sangue (2022) che restituisce un ritratto dell’artista con la figlia, in una stampa serigrafica su lino, fatta con il sangue dell’artista stessa. E ancora The Care (2018), dove la dedizione della donna nell’accudire un neonato e un anziano lascia tracce indelebili su quei corpi, di nutrimento e rassicurazione.
In Pietas (2018), invece, la protagonista del mito di Medea appare come una donna afflitta che cerca disperatamente sulla spiaggia segni dei propri figli, raccogliendo le scarpe, le vesti, i brandelli di tessuto che il mare, casualmente, restituisce a debita distanza temporale.
In Senza tracce (2023) - l’ultimo video prodotto e realizzato durante un viaggio nel
deserto di Wadi Rum - l’artista, dopo aver camminato sulle dune, ha avvertito
l’esigenza di cancellare le impronte lasciate in quel luogo: una scelta in netto contrasto con la spasmodica sovraesposizione che contraddistingue il nostro tempo, dove ciò che conta è lasciare un segno in questo mondo.
Chiude il percorso Sugar Dead (2009), una videoinstallazione incentrata sul tema della transitorietà umana.
La mostra rimarrà visitabile da sabato 10 febbraio a domenica 7 aprile, dal giovedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Ingresso gratuito.