E’ una sensazione strana, unica, improvvisa, rapida ma terribilmente intensa.
Senti qualcosa di scoppiettante che ti riempie il cuore, gli occhi si inumidiscono di calore e lacrime, ti viene da ridere e da piangere allo stesso tempo, inizi ad avere brividi nelle braccia e senti una gran voglia di eternità…
E’ questo, più o meno, quello che provi quando ti trovi di fronte alla bellezza che emoziona.
Ho provato questa sensazione alla vittoria della nostra nazionale, esattamente alla realizzazione dell’ultimo rigore, tra stupore illusione e realtà.
Vedere tutti quei giocatori che si abbracciavano, la gioia, le lacrime, le grida, il pubblico in estasi, la musica, i colori; insomma un trionfo di eccitazione…ed è li, in un attimo, che ho pensato che una delle cose più belle di questa esistenza è proprio lasciarsi emozionare e che in quell’istante di brividi e commozione risiede il senso della vita.
Le emozioni sono di tutti e per tutti, risiedono e pulsano in quell’universo chiamato profondità, sacrificio, amore, cura, coerenza, fiducia, perseveranza e soprattutto passione.
Sono nella musica, nell’arte, nello sport, sono in quella parte di noi che compie azioni innate di amore, un amore indescrivibile, nel tentativo costante di renderle visibili e percepibili a tutti, materializzando sogni in realtà.
L’arte si nutre di tutto questo, l’arte è tutto ciò, quindi, ancora una volta, sono qui ad invitare tutti a dedicarsi del tempo e concedersi il lusso di provare…..tu chiamale se vuoi emozioni!!!
*Coordinatore CAOS – Centro Arti Opificio Siri