Dopo il Telamone, anche i reperti delle Necropoli delle Acciaierie tornano al Museo Giontella
Nelle scorse settimane le sale del Museo Archeologico ternano sono state interessate da un certo vitale fermento, nonostante la prolungata chiusura degli spazi al pubblico.
C’è chi si sta occupando di sistemare il catalogo del Fondo BCT, chi sta studiando e classificando reperti, chi sta documentando …e chi ha avuto la fortuna di vedere in anteprima i reperti che hanno trovato una nuova sede in due teche della sezione pre-romana del Museo.
Giunti in decine di cassette direttamente dai depositi della Soprintendenza regionale, i reperti sono in buona parte provenienti dalle necropoli di San Pietro in Campo e delle Acciaierie.
E’ stato il Vicesindaco e Assessore alla cultura Andrea Giuli a dare notizia del felice arrivo, annunciando contestualmente la possibilità di poterne apprezzare il portato con una serie di interventi ed iniziative dedicate.
“Dopo il ritorno del Telamone – ha dichiarato il Vicesindaco – siamo ad un’altra tappa importante di quella valorizzazione possibile dei musei cittadini e della nostra lunga storia cittadina per cui mi ero impegnato sin dai primi mesi del mio mandato.
Anche in questo caso si è trattato di un lavoro lungo e impegnativo, non facilitato dalla pandemia, che è stato possibile grazie al prezioso lavoro degli uffici dell’assessorato alla cultura in sinergia con gli archeologi della Soprintendenza.
Parliamo di materiale, non tutto di eguale valore ed importanza, che in parte potrà essere goduto già alla riapertura dei musei. Altro è oggetto di studio e potrà, se ve ne saranno le condizioni, essere esposto a rotazione nei tempi e nei modi opportuni.
Credo sia un momento importante per ricostruire una parte significativa della nostra storia e una identità cittadina che forse finora non è stata adeguatamente considerata. Forse già nel corso dell’estate, Covid permettendo, potremo,organizzare, di concerto con la Soprintendenza, delle iniziative dedicate”.
I reperti più significativi sono già collocati all’interno di alcune teche del Museo, e potranno essere ammirati non appena i musei riapriranno. Si tratta in particolare di fibule, vasellame ed armi che siamo certi allieteranno gli sguardi curiosi dei visitatori più attenti.